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La sede - Storia degli Uffici Giudiziari di Cagliari
Galleria dei Ritratti ed esposizione libri antichi della Procura Generale
Fino al termine degli anni trenta del secolo scorso gli Uffici giudiziari di Cagliari erano ubicati
nell’antico quartiere del Castello, la rocca entro la quale i Pisani a metà del tredicesimo secolo,
avviando la costruzione di munite fortificazioni, avevano insediato le rappresentanze del loro potere
politico e militare, dominanti e separate dalla restante parte della città.
Particolare della Galleria della Procura Generale
Con l’avvento dei Piemontesi e dei Savoia il Castello divenne ancor più la sede fisica da cui si
esercitava il governo politico, economico, culturale e religioso della città, tant’è che tutti i principali
edifici pubblici si trovarono ad essere ubicati all’interno della rocca in un ristretto perimetro di non più
di 500 o 600 metri.
Statua del Re Vittorio Emanuele II
La Piazza Palazzo, che era un pò il centro dell’antico quartiere, ospitava da un lato il Palazzo Reale...
Non si dimentichi che per circa 15 anni, quando Napoleone invase il Piemonte, la Corte Sabauda risiedette
stabilmente a Cagliari, divenuta capitale del Regno … e il limitrofo Palazzo dell’Arcivescovado e dall’altro
l’antico Palazzo di città, che guardava sulla Cattedrale Pisana.
Antico Stemma della Procura Generale del Re
Nelle sottostanti quattro strade parallele, la Via Lamarmora, la Via
Canelles, la Via dei Genovesi e la Via Corte d'Appello si trovavano
rispettivamente gli Uffici della Procura Generale, del Tribunale e della
Regia Procura della Repubblica, della Pretura e, quindi, quello della
Corte d'Appello.
Particolare della Galleria dei Ritratti - Procura Generale
La Procura Generale del Regno, in particolare, ebbe sede in un primo momento nel Palazzo SIOTTO,
già sede della Reale Udienza, lungo la Via dei Genovesi e, quindi, nel Palazzo FLORIS THOREL,
lungo la Via Lamarmora; entrambi gli edifici ospitano oggi dei Centri di studio di natura storica.
Stanza del Procuratore Generale
Fu solo sul finire degli anni trenta che si pensò di edificare in città un vero e proprio Palazzo di Giustizia,
capace di ospitare tutti gli Uffici giudiziari ed è così che nel 1938, su progetto dell’architetto Marcello
PIACENTINI, in una zona all’epoca estremamente periferica, quasi in aperta campagna ed assai distante quindi
dal sopra richiamato centro storico del Castello, venne gettata la prima pietra di quello che è oggi il nostro
Palazzo di Giustizia.
Stanza del Procuratore Generale
Marcello PIACENTINI – sia detto per inciso – apparteneva ad una famiglia di architetti ed era figlio di Pio,
progettista, fra gli altri, del Palazzo delle Esposizioni nella Via Nazionale di Roma e del Palazzo CESARINI SFORZA
in Via del Corso, sempre nella Capitale; in periodo Fascista divenne l’architetto del Regime, progettando
numerosissimi edifici nella Capitale stessa, fra cui la Città Universitaria, l’Albergo degli Ambasciatori,
la Casa del Mutilato e la trasformazione del Teatro Reale dell’Opera; fu quindi l’autore dei progetti di numerosi
Palazzi di Giustizia, fra i quali quello di Messina, quello di Palermo, quello di Sassari e quello di Milano,
oltre a quello naturalmente di Cagliari.
Particolare Stanza del Procuratore Generale
Il primo lotto dell’attuale nostro Palazzo di Giustizia, che si erge maestoso in quella che è oggi
la Piazza della Repubblica, venne inaugurato a cavallo fra la fine degli anni trenta e l’inizio degli
anni quaranta, in pieno periodo bellico ed il secondo lotto subito dopo la fine del conflitto;
esso, completato poi negli anni ottanta con un’ala posteriore in uno stile più moderno, assai bene inserito,
peraltro, nel prospetto originario, si affaccia, oltre che sulla Piazza sopra richiamata, sulle vie AMAT,
CARBONI BOY e CUGIA.
Particolare Stanza del Procuratore Generale
Nella Galleria, in fase di allestimento in uno degli ampi corridoi della Procura Generale, che ospiterà
i ritratti di molti dei Procuratori Generali che si sono succeduti in città a far data da fine ottocento
e che vedrà esposti in apposite teche in legno e cristallo diversi preziosi volumi di leggi del periodo spagnolo
e sabaudo, verranno sistemate anche alcune antiche fotografie, che ritraggono la zona in cui sarebbe stato
edificato il Palazzo e quindi il Palazzo stesso nelle diverse fasi della sua costruzione.
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